MITTITE RETE ET INVENIETIS

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)

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venerdì 27 gennaio 2012

Sant'Angela Merici, vergine

Nasce verso il 1470 a Desenzano del Garda (BS)in una povera famiglia contadina. Giovanissima entra a far parte delle Terziarie Francescane. Perde entrambi i genitori all'età di 15 anni. Nel 1535 fonda a Brescia la Compagnia di Sant'Orsola, con la missione di prendersi cura dell'educazione delle giovani donne. Muore il 27 gennaio 1540. Per saperne di più cliccate QUI .
DAL 'TESTAMENTO SPIRITUALE' DI SANT'ANGELA MERICI

Mie carissime madri e sorelle in Gesù Cristo, sforzatevi coll'aiuto della grazia, di acquistare e conservare in voi tale intenzione e sentimento buono, da essere mosse alla cura e al governo della Compagnia solo per amore di Dio e per lo zelo della salute delle anime. Se tutte le vostre opere saranno così radicate in questa duplice carità, non potranno portare se non buoni e salutiferi frutti. Perciò dice il Salvator nostro: " Un albero buono non può produrre frutti cattivi" (Mt 7,18) come volesse dire che il cuore, quando è informato alla carità, non può produrre se non buone e sante opere. Onde ancora diceva Sant'Agostino: Ama e fa quel che vuoi, come se dicesse chiaramente: La carità non può peccare. Vi supplico ancora di voler ricordare e tenere scolpite nella mente e nel cuore tutte le vostre figliuole ad una ad una; e non solo i loro nomi ma ancora la condizione e indole e stato ed ogni cosa loro. Il che non vi sarà così difficile, se le abbraccerete con viva carità.
Anche le madri secondo la carne, se avessero mille figliuoli, tutti se li terrebbero nell'animo totalmente fissi ad uno ad uno, perchè così opera il vero amore. Anzi pare che, quanti più ne hanno, tanto più cresca l'amore e la cura particolare per ciascuno. Maggiormente le madri secondo lo spirito possono e devono far questo, perchè l'amore secondo lo spirito è, senza confronto, molto più potente dell'amore secondo la carne. Dunque, mie carissime madri, se amerete queste nostre figliuole con viva e sviscerata carità, sarà impossibile che non le abbiate tutte particolarmente impresse nella memoria e nel cuore.
Impegnatevi a tirarle su con amore e con mano soave e dolce, e non imperiosamente nè con asprezza; ma in tutto vogliate essere piacevoli. Ascoltate Gesù Cristo che raccomanda: "Imparate da me che sono mite ed umile di cuore" (Mt 11,29); e di Dio si legge che 'governa con bontà eccellente ogni cosa' (Sap 8,1). E ancora Gesù Cristo dice: "Il mio giogo è dolce e il mio carico leggero" (Mt 11,30).
Ecco perchè dovete sforzarvi di usare ogni piacevolezza possibile. Soprattutto guardatevi dal voler ottenere alcuna cosa per forza: poichè Dio ha dato a ognuno il libero arbitrio e non vuole costringere nessuno, ma solamente propone, invita e consiglia. Non dico però che alle volte non si debba usare qualche riprensione ed asprezza a tempo e luogo secondo l'importanza, la condizione e il bisogno delle persone, ma solamente dobbiamo essere mosse a questo dalla carità e dallo zelo delle anime.

Trovo che questi consigli di santa Angela possano essere benissimo accolti da tutti coloro che, in vario ordine e grado, si occupano dell'educazione giovanile, ma soprattutto da tutte le mamme di buona volontà!

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