MITTITE RETE ET INVENIETIS

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)

post scorrevoli

venerdì 1 giugno 2012

Sant' Annibale Maria di Francia

'U Patri Francia', ogni messinese lo conosce, ne ammira lo zelo, le virtù, la santità. E' il padre degli orfani, dei poveri, dei bisognosi. Nasce da nobile famiglia di Messina il 5 luglio 1851. Ordinato sacerdote il 16 marzo 1878 chiede e ottiene dal suo Vescovo di stabilirsi nel quartiere Avignone, il più malfamato e povero della città, un covo di miseria materiale e morale, per farne il luogo del suo zelante apostolato di promozione umana e di evangelizzazione della povera gente. Ed è prorio lì, in quel quartiere, che 'u Patri Francia' costruisce gli orfanotrofi Antoniani per portare soccorso ed educare civilmente e religiosamente i bambini e i giovani. Per mantenerli, egli stesso, benchè di famiglia nobile, si fa mendicante, andando di porta in porta a chiedere aiuti e sovvenzioni. I suoi numerosi  Istituti poi si svilupparono in laboratori di arti e mestieri, collegi, centri di formazione professionale, colonie agricole e scuole di ogni tipo.
Scrive Padre Riccardo Pignatelli:
'Annibale è Sacerdote zelante, poeta prolifico, giornalista battagliero, predicatore dalla parola facile e convincente, Padre Annibale nella sua vita terrena ha saputo conciliare in un unico termine il binomio azione-contemplazione, mostrando la sua completezza di uomo spirituale, attivo ed instancabile, ma dotato di una intensa capacità contemplativa. Coltivò e predicò l’amore per la parola di Dio, per l’Eucaristia, per la Vergine Maria, per i Santi e la Chiesa, manifestando verso il Papa ed i Vescovi uno spirito di obbedienza e di particolare rispetto fino alla venerazione.
Tormentato dal pensiero che nel mondo vi erano milioni e milioni di persone bisognose di pane materiale e spirituale, afflitto per la scarsità di anime generose che si dedicassero alla loro salvezza spirituale e materiale, il Di Francia trovò la risposta nel comando di Gesù: Pregate dunque il Padrone della messe perché mandi operai nella sua messe, convinto che le vocazioni dei nuovi apostoli sono dono di Dio e frutto della preghiera. Egli, già d’allora, considerò operai della messe non soltanto i sacerdoti ed i consacrati, ma anche tutti coloro che sono chiamati ad impegnarsi in attività a beneficio del prossimo nella chiesa e nella società: genitori, insegnanti, governanti.Il Rogate (la preghiera per le vocazioni) divenne il programma della sua vita. Attratti dal suo carisma, uomini e donne si unirono a lui. Padre Annibale fondò le due Congregazioni delle Figlie del Divino Zelo (1887) e dei Rogazionisti (1897), che esprimono con un quarto voto l’impegno di pregare e di agire in attività specifiche per le vocazioni con centri di spiritualità, di discernimento e di promozione vocazionale, con attività editoriali e con seminari.Il Padre Francia è uomo di azione, ma visse in un crescente ed eroico esercizio di tutte le virtù cristiane, che convogliava nello zelo per la gloria di Dio e per la salvezza delle anime. Il suo motto era: Innamoratevi di Gesù Cristo.
 Logorato dalle fatiche e pieno di meriti, muore a Messina il 1° giugno 1927, confortato dalla visione della Vergine Maria, sempre da lui amata, lodata e venerata. L’espressione più ricorrente, ascoltata durante e dopo i funerali, fu: “E’ morto il Santo”.
La Chiesa onora Annibale Di Francia con il titolo di “insigne apostolo della preghiera per le vocazioni”. Giovanni Paolo II, che lo ha proclamato Beato il 7 ottobre 1990, lo ha dichiarato “autentico anticipatore e zelante maestro della moderna pastorale vocazionale”, e il 16 maggio 2004 lo ha iscritto nell’albo dei Santi'.
Sant' Annibale riposa, in attesa della risurrezione del corpo, in un'urna, incorrotto, nella Basilica-Santuario di sant'Antonio di Padova a Messina, il 'Tempio del Rogate' meta preferita delle mie soste di preghiera, e di incontro in confessione con un santo sacerdote rogazionista, degno figlio di sant'Annibale, padre Marrazzo che sicuramente è in Cielo col suo Padre fondatore.....

  




   

4 commenti:

  1. Notoria vida la de Aníbal de María de Francia.
    Es muy cierto « Enamorate de Jesucristo» y no nos faltará amor que dar.
    Gracias Martina por tu visita. Me ha hecho eliz.
    Con ternura
    Sor.Cecilia

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  2. Hola Sor Cecilia, muchas gracias por tu visita. Me gusta mucho leer tu blog, es lleno de serenidad, de amor, de ternura por todos los demas. Eres una madre, una amiga, qué nos acompaña en el camino de la fe. Gracias por tu presencia en la red. Un fuerte abrazo

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  3. Hola Martina, veo que me como letras. Trabajo muchas horas en el ordenador, para publicar mi libro y participar en certámenes literarios en varias provincias, con mis poemas místicos, así que voy cansada, y me dejo palabras por escribir.
    Dime...Dónde has nacido , para vivir en el exilio?. No te aflijas por ello, ama allí donde vivas y agradece al cielo todo cuanto te da. Eso da paz
    Con ternura
    Sor.Cecilia

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    1. Hola Sor Cecilia, muchas gracias por tu visita, y por tus palabras tan cariñose. Nací en Alemania, pero mi país es la Sicilia. Tengo nostalgia de esta tierra y también del Cielo....
      Espero la publicación de tu libro, y te deseo buen trabajo.
      Dios te bendiga.
      Un abrazo en Jesús y Maria

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