MITTITE RETE ET INVENIETIS

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)

post scorrevoli

sabato 1 dicembre 2012

Beato Charles de Foucauld


Nasce il 15 settembre 1858 a Strasburgo (Francia). Visse una giovinezza scapestrata, «senza niente negare e senza niente credere», impegnandosi solo nella ricerca del proprio piacere. Nel 1876 entra nella scuola militare di Saint-Cyr per seguire le orme del nonno, con il quale è cresciuto insieme alla sorella Marie, dopo essere rimasto orfano all'età di sei anni. Tenente dell'esercito francese di stanza in Algeria, nel 1885 viene esonerato dal servizio,  congedato con disonore per maldisciplina aggravata da sregolatezza di vita.
Si dedica allora a viaggiare esplorando una zona sconosciuta del Marocco. In occasione della rivolta di Orano, chiede di poter essere reintegrato e, terminata la campagna militare, si dimette dall'esercito, dedicandosi a ricerche geografiche e di esplorazione. Affascinato dall'Africa settentrionale, dalla rudezza dei suoi abitanti e dall'ambiente quasi soprannaturale, dedica una parte della sua vita a carpirne le tradizioni e i costumi e, da esploratore delle cose del mondo, diventa uomo alla ricerca di Dio. "Per dodici anni, ho vissuto senza alcuna fede: nulla mi pareva sufficientemente provato. L'identica fede con cui venivano seguite religioni tanto diverse mi appariva come la condanna di ogni fede [...]. Per dodici anni rimasi senza nulla negare e nulla credere, disperando ormai della verità, e non credendo più nemmeno in Dio, sembrandomi ogni prova oltremodo poco evidente".

Nel 1886 ritorna in Francia e fissa la sua dimora a Parigi. Torna in patria scosso dalla fede totalitaria di alcuni musulmani conosciuti in Africa. Si riavvicina al cristianesimo e si converte radicalmente, accettando di accostarsi per la prima volta al sacramento della confessione. Deciso a «vivere solo per Dio», entra dapprima tra i monaci trappisti, ma ne esce, dopo alcuni anni, per recarsi in Terra Santa e abitarvi come Gesù, in povertà e nascondimento. Ordinato sacerdote a 43 anni nel 1901, con l’intento di poter celebrare e adorare l’Eucaristia nella più sperduta zona del mondo, torna in Africa, si stabilisce vicino un’oasi del profondo Sahara algerino, indossando una semplice tunica bianca, sulla quale aveva cucito un cuore rosso di stoffa, sormontato da una croce.  Nel 1905 nel territorio di Tamanrasset costruisce un piccolo romitorio e successivamente nel 1910 un eremo nell'Aschrem, cima centrale dell'Haggar. Dall'arrivo a Bénis-Abbès, inizia la nuova vita religiosa di fratel Charles de Foucauld.
A cristiani, musulmani, ebrei e idolatri, che passavano per la sua oasi, si presentava come «fratello universale» e offriva a tutti ospitalità. In seguito si addentrò ancora di più nel deserto, raggiungendo il villaggio tuareg di Tamanrasset.Vi trascorse tredici anni occupandosi nella preghiera (a cui dedicava undici ore al giorno) e nel comporre un enorme dizionario di
lingua francese-tuareg (usato ancor oggi), utile alla futura evangelizzazione.
La sera del primo dicembre 1916, la sua abitazione – sempre aperta a ogni incontro – fu saccheggiata da predoni. Il cadavere fu ritrovato presso l’ostensorio che conteneva l’ostia, quasi per un’ultima adorazione.
E' stato beatificato in San Pietro il 13 novembre 2005 sotto il pontificato di Benedetto XVI.
www.charlesdefoucauld.org/it

Nessun commento:

Posta un commento