MITTITE RETE ET INVENIETIS

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)

post scorrevoli

mercoledì 5 dicembre 2012

Niccolò Stenone (Niels Stensen)


Niels Stensen nasce a Copenaghen (Danimarca) l'11 gennaio 1638 in una famiglia ricca e di fede luterana. Studia presso l'università di Copenaghen lingue, matematica, anatomia e medicina, con grande profitto. Importanti sono gli studi sull'anatomia umana, a lui si deve la scoperta del dotto salivare chiamato appunto di Stenone. Sono ondamentali anche i suoi studi di geologia e cristallografia. Stenone diventa un luminare, ormai, accolto da sovrani e accademie di tutta Europa. Ma l’ansia di conoscenza si estende anche ai problemi della fede, specialmente da quando si reca spesso a Firenze.  Qui, in terra cattolica, segue i riti, studia i princìpi dialogando con dotti religiosi, con la gentildonna lucchese Lavinia Arnolfini, con la clarissa Maria Flavia del Nero; a Livorno lo commuove la processione del Corpus Domini nel giugno 1667. E nel novembre successivo lo accoglie con i suoi sacramenti la Chiesa di Roma.   "Firenze fu infatti come una seconda patria per il beato Stenone, le cui spoglie sono custodite nella Basilica di san Lorenzo. Nella vostra città egli maturò quelle decisioni fondamentali di carattere religioso che dovevano dare un indirizzo nuovo a tutto il resto della sua vita, arricchendo la sua personalità, già tanto dotata sul piano culturale, con l’apporto di una nuova e più alta professione di vita, quella del ministro di Cristo, che allarga il cuore di un uomo ad orizzonti ben più vasti e profondi di quelli che possa assicurare la semplice scienza umana, per quanto nobile essa sia" (DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI FEDELI FIORENTINI GIUNTI A ROMA PER LA BEATIFICAZIONE DI NIELS STENSEN
Domenica, 23 ottobre 1988).

Otto anni dopo (1675)la sua conversione, nel giorno di Pasqua, riceve l'ordinazione sacerdotale nel duomo di Firenze, dove inizia il suo ministero come Curato. Nel 1677 viene consacrato Vescovo e nominato Vicario Apostolico dell'intera Germania nord-occidentale e della Danimarca - Norvegia, con sede ad Hannover e poi ad Amburgo dove visse povero ed umile fino alla morte per grave malattia il 5 dicembre 1628.
"L’esempio che ci offre il Vescovo Stenone è importante, in particolare, per tutti i pastori della Chiesa: in lui rifulgeva un generoso spirito di servizio che lo rendeva sempre pronto ad andare là dov’era chiamato, anche se l’incarico era difficile ed impegnativo. In ogni occasione egli seppe dar prova di zelo fervente e di instancabile spirito apostolico, conducendo una vita mortificata e povera" (Giovanni Paolo II)

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