MITTITE RETE ET INVENIETIS

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)

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giovedì 10 gennaio 2013

Gregorio di Nissa

Gregorio nasce a Cesarea, in Cappadocia (Turchia), intorno al 335 d.C. E' fratello di san Basilio e di santa Macrina. La sua famiglia e ricca e molto religiosa. Si dedica allo studio dell'arte, delle lettere, della filosofia e della retorica  intraprendendo la carriera di professore. Intorno al 360 lascia la moglie Teosebia e la cattedra per dedicarsi alla vita ascetica ed eremitica insieme al fratello Basilio. Nel 371 viene consacrato vescovo di Nissa. Si dice non fosse molto abile negli affari economici della sua Diocesi, ma s'imponeva con la sua eloquenza e la vastità della scienza filosofìca e teologica e per la sua granitica fede, tanto da suscitare l'ostilità dell'imperatore ariano Valente, che non indugia ad esiliarlo dalla città, muovendogli false accuse . Nel 381 partecipa al primo Concilio ecumenico di Costantinopoli e viene incaricato di redigere il Credo. Gregorio per la sua dottrina e saggezza viene definito uno dei più importanti Padri della Chiesa d'Oriente. Muore intorno al 395. 

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