MITTITE RETE ET INVENIETIS

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)

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giovedì 24 ottobre 2013

San Luigi Guanella, sacerdote

Luigi Guanella nasce a Fraciscio di Campodolcino (Sondrio) il 19 dicembre 1842 da Lorenzo che per 24 anni fu sindaco di Campodolcino e Maria mamma dolce e paziente. A dodici anni va a studiare nel collegio Gallio di Como e prosegue poi gli studi nei seminari diocesani (1854-1866). Viene ordinato sacerdote il 26 maggio 1866. Inizia il suo cammino di pastorale in varie parrocchie dedicandosi all'istruzione dei ragazzi e degli adulti, all'elevazione religiosa, morale e sociale dei suoi parrocchiani, con la difesa del popolo dagli assalti del liberalismo e con l'attenzione privilegiata ai più poveri ei bisognosi: bambini e giovani, anziani lasciati soli, emarginati, handicappati psichici, ciechi, sordomuti, storpi. Così con alcune Orsoline, che organizza in congregazione religiosa, le Figlie di S. Maria della Provvidenza, avvia la Casa della Divina Provvidenza in Como (1886), con la collaborazione di suor Marcellina Bosatta e della sorella Beata Chiara. La Casa vede subito un rapido sviluppo, allargando l'assistenza dal ramo femminile a quello maschile (congregazione dei Servi della Carità), benedetta e sostenuta dal Vescovo B. Andrea Ferrari. L'opera si estende ben presto anche fuori città: nelle province di Milano (1891), Pavia, Sondrio, Rovigo, Roma (1903), a Cosenza e altrove, in Svizzera e negli Stati Uniti d'America (1912), sotto la protezione e l'amicizia di S. Pio X.  Luigi nella sua attività pastorale e caritativa riunisce in sé i carismi di don Bosco e di don Orione. Sa coniugare lo spirito di carità del fare nel lavoro e nel sacrificio con una vita dedita alle devozioni al S. Cuore, alla Vergine Immacolata e un'ascetica austera fatta di penitenze, di preghiere, di severità e osservanza, il tutto sempre con uno stile di semplicità, misericordia e speranza gioiosa.
Muore a Como il 24 ottobre 1915.  E'stato proclamato beato da Paolo VI il 25 ottobre 1964 ed è stato canonizzato a Roma da Papa Benedetto XVI il 23 ottobre 2011. Il suo corpo è venerato nel Santuario del S. Cuore in Como.

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