MITTITE RETE ET INVENIETIS

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)

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giovedì 9 luglio 2015

Santa Veronica Giuliani, vergine

Orsola nasce il 27 dicembre del 1660 a Mercatello sul Metauro (Pesaro) da Francesco e Benedetta Mancini. E' una delle più grandi mistiche della storia. Ebbe numerose rivelazioni e ricevette le stimmate. Fin dalla più tenera età fu fatta oggetto di grandi doni da parte del Signore: a soli cinque mesi prese a camminare da sola per recarsi a venerare un quadro raffigurante la SS. Trinità. Non aveva ancora sette mesi quando ammonì un negoziante poco onesto. A due o tre anni cominciò a godere delle frequenti visioni di Gesù e Maria. 
Nella fanciullezza, sentendo leggere la vita dei martiri, la santa concepì grande desiderio di patire per amore di Gesù e, desiderosa di soffrire  tutto quello che aveva patito il Signore, che nella settimana santa  le appariva coperto di piaghe, si disciplinava con una grossa corda e si sottoponeva a grandissimi sacrifici.
Il 17 luglio 1677 entrò nel monastero delle Cappuccine di Città di Castello (Perugia).  Qui Dio le elargì un'innumerevole quantità di grazie, doni, privilegi, visioni, estasi, carismi singolari, fenomeni mistici, che in obbedienza al vescovo e confessore del monastero riportò in un diario. Scrisse 21.000 pagine raccolte in 44 volumi! Dopo che Gesù elevò Suor Veronica al suo mistico sposalizio, fu soddisfatta nella sua ardente brama di patire per Lui. In modo misterioso, ma reale e visibile, sperimentò a uno a uno tutti i martiri e gli oltraggi della sua Passione. Nel 1694 divenne maestra delle novizie e ricevette nel capo l'impressione delle spine. Dopo tre anni di digiuno a pane e acqua, il venerdì santo del 1697 le apparvero le stimmate e nel cuore ebbe impressi gli strumenti della Passione. Soffriva talmente, anche in modo visibile agli altri, che veniva chiamata la "sposa del crocifisso".
 
A causa dei fenomeni soprannaturali suor Veronica venne  controllata a lungo e severamente dalle autorità ecclesiastiche competenti e di proposito, fu trattata come una folle, una simulatrice e una bugiarda, fino a  chiuderla in una cella simile ad una prigione. A queste sofferenze suor Veronica univa di continuo indicibili penitenze, accesissime preghiere per la conversione dei peccatori. Sottomessa sempre in vita ai superiori, la santa volle morire il 9 luglio del 1727 dopo 33 giorni di malattia, appena il confessore, il P. Guelfi, le disse: "Suor Veronica, se è volontà di Dio che l'ordine del suo ministro intervenga in quest'ora suprema, vi comando di rendere lo spirito". Il suo corpo riposa sotto l'altare maggiore della chiesa delle Cappuccine in Città di Castello.  E' santa dal 1839.

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