MITTITE RETE ET INVENIETIS

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)

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lunedì 30 aprile 2012

San Pio V, Papa

Antonio Michele Ghisleri nasce a Bosco Marengo in provincia di Alessandria, il 27 gennaio 1504. A 14 anni entra in noviziato tra i Domenicani di Voghera (PV). Nel 1528 viene ordinato sacerdote. Insegna filosofia e teologia e viene nominato inquisitore a Como. Il Papa Paolo IV lo nomina Vescovo di Sutri e Nepi (VT) e nel 1557 cardinale ed inquisitore generale di tutta la Cristianità. Nel 1560 il Papa Pio IV lo nomina vescovo di Mondovì (CN) ma ben presto fa ritorno a Roma per occuparsi di alcuni vescovi accusati di eresia. Viene eletto Papa il 7 gennaio 1566. Pone tutto il suo zelo al servizio delle anime, impone a sè e alla sua corte uno stile di vita austero. Si prende cura della preparazione umana e culturale dei futuri sacerdoti, corregge il Breviario ed il Messale, pubblica il 'Catechismo Romano', istituisce le 'Quarantore'. Le sue maggiori attenzioni sono rivolte ai poveri che ascolta e conforta anche con aiuti pecuniari. Partecipa alle manifestazioni pubbliche della fede, nonostante i problemi di salute che lo affliggono, fa visita agli ospedali, curare egli stesso i malati e li esorta alla rassegnazione. Suggerisce ai Fatebenefratelli di aprire un nuovo ospizio a Roma. Durante la carestia del 1566 e le epidemie che seguirono, fa distribuire ai bisognosi somme considerevoli ed organizzare i servizi sanitari. Al fine di reperire le ingenti somme necessarie, provvede egli stesso a sopprimere qualsiasi spesa superflua, addirittura facendo adattare alla sua statura gli abiti dei suoi predecessori. Con una simile austerità di vita il Papa riesce ad imporsi sugli avversari e ad indurre gli alti prelati e dignitari della curia romana ad un maggiore spirito di devozione e penitenza. Nel 1567 proclama San Tommaso d'Aquino Dottore della Chiesa. Al fine di contrastare l’immoralità dilagante fra il popolo romano, il pontefice punisce l’accattonaggio e la bestemmia, vieta il combattimento di tori ed i festeggiamenti carnevaleschi, espelle da Roma parecchie cortigiane. Per sottrarre i cattolici alle usure degli ebrei favorisce i cosiddetti Monti di Pietà, relegando gli ebrei in appositi quartieri della città. Pur non avendo una particolare attitudine per l’amministrazione dello Stato, non trascura il benessere dei suoi sudditi costruendo nuove strade ed acquedotti, favorendo l’agricoltura con bonifiche, adeguando le fortezze di difesa e curando gli ospedali. Contemporaneamente al lavoro di pubblica amministrazione, Pio V agisce con grande energia sul fronte della difesa della purezza della fede. Scomunica e “depone” la regina Elisabetta I d’Inghilterra, rea della morte della cugina Maria Stuart e di aver così aggravato l’oppressione dei cattolici inglesi.
Sotto il suo pontificato nel 1571 ebbe luogo la battaglia di Lepanto che vide la flotta della Lega degli Stati Cristiani sconfiggere severamente i Turchi arrestando, in questo modo, l'avanzata espansionistica dell'Impero Ottomano in Occidente. Di questo Pio V ringrazia la Santa Vergine ed istituisce la festa di Nostra Signora della Vittoria il 7 ottobre e fa aggiungere alle litanie lauretane l'invocazione Auxilium Christianorum. Dal punto di vista politico si impegna, tramite la Lega Santa, ad allearsi con Venezia e la Spagna.

In punto di morte radunati i cardinali attorno al suo letto, rivolge loro alcune raccomandazioni: “Vi raccomando la Santa Chiesa che ho tanto amato! Cercate di eleggermi un successore zelante, che cerchi soltanto la gloria del Signore, che non abbia altri interessi quaggiù che l’onore della Sede Apostolica e il bene della cristianità”.  Muore il 1 maggio 1572 e viene sepolto a Roma nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Papa Clemente XI lo proclama santo nel 1712.    

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