
Infine si stabilì a Granada, nell'Andalusia, dove per vivere vendeva libri. In questa città assistendo ad una predica del beato Giovanni d'Avila, ebbe la grazia della conversione.
Spinto da un ardente anelito di perfezione cambiò radicalmente vita.
Per prima cosa si spogliò di tutto quello che possedeva e lo donò ai poveri.
Per tale suo gesto fu considerato pazzo e rinchiuso in ospedale. E proprio a contatto di tanti fratelli emarginati e sofferenti capì quello che il Signore voleva da lui.
Da allora si dedicò totalmente alla cura dei malati. Vedeva in ogni infermo lo stesso Gesù che gli diceva: "Ogni volta che fai questo ad uno dei miei fratelli, lo fai a me".
Così scelse di spendere i suoi giorni e le sue energie al servizio di quanti soffrivano. Attuò pienamente l'insegnamento evangelico. Non certo per falsi umanitarismi, ma per bisogno interiore di servire il suo Signore in quelle creature che l'egoismo del mondo lasciava languire nel dolore e nella miseria.
Organizzò un'assistenza medica con tali criteri igienici che, considerando i tempi, suscitò la meraviglia degli stessi sanitari dell'epoca. Capirono i suoi denigratori di un tempo, che Giovanni non era pazzo, ma un santo suscitato da Dio. Così da allora lo chiamarono 'Giovanni di Dio'. Molti spinti dal suo esempio lo seguirono e nacque, in modo del tutto spontaneo, l'Ordine Ospedaliero, ovvero i FATEBENEFRATELLI.
Quando l'8 marzo 1550 san Giovanni di Dio morì, il suo ospedale era l'opera di carità e di assistenza ai poveri più poderosa di tutta la Spagna.
PER GENTILE CONCESSIONE DELL'AMICO PATERNO GIOVANNI MANGANO
Grazie carissima, per farci conoscere la vita e le opere straodinarie di questi Santi.
RispondiEliminaCi sono santi che agli occhi del mondo sembrano stravaganti o folli, ma poi si rivelano persone di grande cuore e amore per i fratelli, Giovanni di Dio è uno di questi!
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