MITTITE RETE ET INVENIETIS

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)

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venerdì 22 giugno 2012

Santi John Fisher e Thomas More, martiri




John Fisher nasce a Beverly (Yorkshire-Inghilterra)nel 1469. Ordinato sacerdote nel 1491, viene nominato cancelliere dell'Università di Cambridge e nel 1514 Vescovo di Rochester. John Fisher è teologo ed umanista di grande cultura, scrive diversi sermoni dottrinali e libri tra cui il 'De veritate corporis et sanguinis Christi in Eucharistia' nel 1522 per arginare l'avanzata luterana in Inghilterra e difendere la Chiesa di Roma. In quegli anni il Re d'Inghilterra è Enrico VIII che, ancora cattolico, si assurge a 'defensor fidei', fino al momento in cui deciderà di divorziare da Caterina d'Aragona per sposare Anna Bolena. Così scoppia un conflitto tra il Re e la Chiesa d'Inghilterra. John Fisher si rifiuta di firmare l'Atto di Supremazia redatto dal Re, che impone la totale sottomissione del clero alla Corona. Così, in seguito all'approvazione da parte di un Parlamento alquanto intimorito, dell' Atto di Tradimento il santo Vescovo viene imprigionato nell'estate del 1535 nella Torre di Londra, in attesa della condanna a morte. Il Papa Paolo III nel vano tentativo di salvarlo lo nomina cardinale di Santa Romana Chiesa. Viene decapitato il 22 giugno 1535 dopo aver rifiutato per tre volte di accettare l'Atto di Supremazia in totale sottomissione alla Corona. La sua testa viene esposta in pubblico all’ingresso del Ponte sul Tamigi. Quindici giorni dopo uno dei carnefici la butterà nel fiume, per fare posto alla testa di Thommas More che ha condiviso con John Fisher insieme ad una grande amicizia anche la fede ed infine il martirio.

Thomas More, nasce il 7 febbraio 1477 a Londra. In gioventù avrebbe voluto consacrarsi totalmente a Dio in un monastero certosino; intraprende invece la carriera legale, toccando l’apice della notorietà con la nomina a Cancelliere d’Inghilterra nel 1529. Si sposa con Jane Colt dalla quale avrà quattro figli. E' un avvocato, scrittore, uomo politico di grande spessore e notorietà. Scrive diverse opere, ma viene soprattutto ricordato per il suo saggio 'L'Utopia', in cui descrive un'isola immaginaria dotata di una società ideale, governata dalla giustizia e dalla libertà. E’ un umanista che porta il cilicio, che studia i Padri della Chiesa e vive la fede con fermezza, coerenza e gioia: si alza alle due del mattino per pregare e studiare fino alle sette, poi si reca a Messa. Neppure una convocazione del re interrompe i suoi pii esercizi.
Quando Lutero inizia la sua lotta contro Roma, il re Enrico VIII d’Inghilterra scrive un trattato in difesa della dottrina cattolica sui sacramenti, ricevendo lodi da papa Leone X e accuse da Lutero. A queste risponde Tommaso Moro, che Re Enrico stima per la cultura e l’integrità. Spesso lo consulta, gli affida missioni importanti all’estero e nel 1529 lo nomina Lord Cancelliere, al vertice dell’ordinamento giudiziario. Un posto di primissima importanza, ma molto pericoloso.
Anche Sir Thomas More, come il suo amico il Vescovo John Fisher, non si sottomette all'Atto di Supremazia del Re, con il quale egli stesso si autoproclama Capo della Chiesa d'inghilterra. La fede vieta a Thomas More di accettare il divorzio del Re e la sua supremazia nelle cose della fede. La sua fedeltà al Papa, la sua coerenza ed onestà saranno la causa del suo imprigionamento nella Torre di Londra dove si trova anche il suo amico il Vescovo John Fisher, con il quale si scambiano doni e lettere.
Viene decapitato il 6 luglio 1535, invita a pregare per Enrico VIII e dichiara di morire da suddito fedele al Re, ma anzitutto a Dio. Papa Pio XI li proclamerà santi insieme nel 1935 ed insieme la Chiesa Cattolica li ricorda come martiri per la fede. Sir Thomas More, in una lettera accorata e tenera alla figlia Margaret prima di morire scrive: "Nulla accade che Dio non voglia, ed io sono sicuro che, qualunque cosa avvenga, per quanto cattiva appaia, sarà in realtà sempre per il meglio".     
Papa Giovanni Paolo II ha proclamato Thomas More patrono dei politici e dei governanti.


4 commenti:

  1. Ah bene, allora hai ripreso a postare, nonostante il trauma!!
    Bellissimo il film storico su S.T.Moro, "Un uomo per tutte le stagioni".
    Ciaooooooooo!!

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    1. Questi due santi non potevo non farli conoscere! Un film su san Tommaso Moro l'ho visto anch'io ma non so se è quello che citi tu, non ricordo il titolo, purtroppo. Penso sia lo stesso, non credo sia stato fatto più di un film. Comunque è davvero bello, a me piace moltissimo: mi commuove la scena del saluto alla figlia....
      Ciao, grazie....

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  2. Querida Martina:

    pásate por:
    http://premios-estoy-a-tu-lado.blogspot.com.ar/,para llevarte mi premio, desde el blog principal no se puede, esta protegido.
    Con ternura
    Sor.Cecilia

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    1. Sor Cecilia, muchas gracias por este premio. Dios te bendiga.

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