MITTITE RETE ET INVENIETIS

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)

post scorrevoli

sabato 16 febbraio 2013

Beata Filippa Mareri

Filippa nasce dalla nobile famiglia dei Mareri sul finire dei sec. XII, nel castello di loro proprietà, in provincia di Rieti. Avviata da san Francesco alla vita di perfezione negli anni 1221-1225, decide, come santa Chiara, di consacrarsi a Dio con tale determinazione che nè le pressioni dei parenti, nè le minacce del fratello Tommaso, nè le richieste dei pretendenti riuscirono a rimuovere. Fugge da casa insieme ad alcune compagne e si rifugia in una grotta nei pressi di Mareri, oggi detta "Grotta di santa Filippa" e vi rimane fino al 1228, quando i due fratelli Tommaso e Gentile con strumento notarile del 18 settembre 1228, le donano il Castello di loro proprietà con annessa la Chiesa di san Pietro de Molito, oggi Borgo san Pietro. La Santa vi si trasferisce con le sue seguaci e nella nuova dimora organizza e dirige la vita claustrale secondo il programma tracciato da san Francesco per le Clarisse di san Damiano. La comunità monastica si dedica al culto ed alla lode di Dio, la vita liturgica, la lettura e lo studio della Bibbia, al lavoro ed al servizio dei poveri e all'apostolato. Nel monastero vengono preparate medicine da distribuire gratuitamente ai malati. Filippa muore il 16 febbraio 1236.
La sua tomba divenne presto meta di pellegrinaggi e si cominciarono a registrare grazie e favori celesti elargiti da Dio per intercessione della sua serva. Nel 1706 venne fatta la ricognizione delle sue spoglie mortali e venne ritrovato il suo cuore incorrotto, conservato oggi in un reliquiario di argento.
Filippa Mareri è la prima santa del Secondo Ordine Francescano, quello delle Clarisse. Il titolo di Santa compare la prima volta in una Bolla di Innocenzo IV emanata nel 1247, quando erano trascorsi appena dieci anni dal suo transito. Sono passati 750 anni dalla sua morte e la devozione per la Santa è andata crescendo non solo nella sua terra ma in numerosi altri paesi e in altri continenti per iniziativa degli emigranti; che nella protezione della beata Filippa trovarono sostegno e conforto nelle difficoltà e la fecero conoscere ad altre popolazioni. Non di rado oggi ritornano davanti all'altare dove è collocata la sua tomba per esprimerle riconoscenza e gratitudine.

Nonostante sia ufficialmente indicata come "Beata", la devozione popolare e le sue suore le hanno sempre assegnato l'appellativo di Santa.
                  
Fonte:
Sito Suore Francescane di Santa Filippa Mareri
Oggi la Santa Chiesa ricorda anche il Beato Giuseppe Allamano (qui)

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