Nasce a Capestrano (L'Aquila) il 24 giugno 1386, è figlio di una dama abruzzese e di un barone tedesco, per questo viene chiamato Giantudesco. Si laurea brillantemente in giurisprudenza a Perugia e viene subito chiamato a lavorare nel Supremo Tribunale di Napoli. Poi è nominato giudice e governatore di Perugia; qui nel 1416 viene fatto prigioniero dai Malaspina ed in prigione, dopo una visione di San Francesco che lo esortava a diventare frate, matura la decisione di farsi francescano, sicchè una volta tornato in libertà, rifiutandosi di tornare alla mondanità, indossa il saio e diventa amico e difensore di San Bernardino che tanto ebbe a soffrire per la riforma dell'Ordine e per l'accusa di eresia perché onorava Cristo con il famoso monogramma JHS (Jesus Hominum Salvator). Nel 1429 viene ordinato sacerdote ed il Papa Martino V lo nomina Inquisitore dei Fraticelli e lo invia suo legato in Austria, in Baviera, in Polonia, dove si allargava sempre di più la piaga degli Ussiti. Anche ministri generali dell'Ordine, nonché re e principi gli affidavano tanti incarichi tali da non permettergli di avere una stabile dimora. Intanto trovava il tempo per predicare alle folle, scrivere libri, fondare monasteri, diffondere i Monti di Pietà e compiere molti miracoli. Nell'anno 1456, felicemente regnante Papa Callisto III, l'Europa è minacciata dai Turchi alle porte di Belgrado, Giovanni vi accorre, sostenendo e incitando, per undici giorni di assedio, tra fatiche e privazioni, giorno e notte, le milizie cattoliche impegnate nei combattimenti, con l'ardore della preghiera e del coraggio, nel nome di Gesù. Il 22 luglio 1456 Belgrado è libera ed anche l'Europa. Purtroppo, a causa degli innumerevoli cadaveri che coprivano le campagne ed i luoghi teatro di combattimento, scoppia una pestilenza che miete tante altre vittime tra i quali il comandante della milizia Hunyadi ma anche san Giovanni che muore il 23 ottobre dello stesso anno a 70 anni.
MITTITE RETE ET INVENIETIS
Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)
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