MITTITE RETE ET INVENIETIS
Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)
post scorrevoli
giovedì 27 settembre 2012
San Vincenzo dè Paoli
Nato a Pouy in Guascogna il 24 aprile 1581, fino a
quindici anni fece il guardiano di porci per poter pagarsi gli studi. Ordinato
sacerdote a 19 anni. Nel 1605 mentre viaggiava da Marsiglia a Narbona fu fatto
prigioniero dai pirati turchi e venduto come schiavo a Tunisi. Venne liberato
dal suo stesso «padrone», che convertì. Da questa esperienza nacque in lui il
desiderio di recare sollievo materiale e spirituale ai galeotti. Nel 1612
diventò parroco nei pressi di Parigi. Alla sua scuola si formarono sacerdoti,
religiosi e laici che furono gli animatori della Chiesa di Francia, e la sua
voce si rese interprete dei diritti degli umili presso i potenti. Promosse una
forma semplice e popolare di evangelizzazione. Fondò i Preti della Missione
(Lazzaristi) e insieme a santa Luisa de Marillac, le Figlie della Carità (1633).
Diceva ai sacerdoti di S. Lazzaro: «Amiamo Dio, fratelli miei, ma amiamolo a
nostre spese, con la fatica delle nostre braccia, col sudore del nostro volto».
Per lui la regina di Francia inventò il Ministero della Carità. E da insolito
«ministro» organizzò gli aiuti ai poveri su scala nazionale. Morì a Parigi il 27
settembre 1660 e fu canonizzato nel 1737. (Avvenire)
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