Il giorno 30 ottobre è l'ultimo che Giovanni Bosco passa fuori dal Seminario. Nelle sue 'Memorie', don Bosco ricorda così quel giorno: Il giorno 30 ottobre di quell'anno 1835 dovevo trovarmi in Seminario. Il piccolo corredo era preparato. I miei parenti erano tutti contenti: io più di loro. Mia madre soltanto stava in pensiero e mi teneva tuttora lo sguardo addosso, come volesse dirmi qualche cosa. La sera precedente alla partenza ella mi chiamò a sè e mi fece questo memorando discorso: "Giovanni, tu hai vestito l'abito del sacerdote. Io ne provo tutta la consolazione che una madre può provare per la fortuna di un figlio. Ma ricordati che non è l'abito che onora il tuo stato, è la pratica della virtù. Se mai tu avessi a dubitare di tua vocazione, ah per carità! non disonorare questo abito. Posalo subito. Preferisco avere un povero contadino che un figlio prete trascurato nei suoi doveri. Quando sei venuto al mondo, ti ho consacrato alla Beata Vergine. Quando hai cominciato i tuoi studi ti ho raccomandato la devozione a questa nostra madre. Ora ti raccomando di esserle tutto suo. Ama i compagni devoti di Maria. E se diventi sacerdote, raccomanda e propaga sempre la devozione di Maria".
Nel terminare queste parole, mia madre era commossa; io piangevo. "Madre -le risposi-, vi ringrazio di tutto quello che avete detto e fatto per me. Queste parole non saranno dette invano e ne farò tesoro in tutta la mia vita" ( dalle 'Memorie' di don Bosco).
In queste parole c'è la fede grande di una mamma contadina. Davanti a suo figlio che entra in Seminario, come un contadino davanti al campo pieno di grano maturo, ha già dimenticato il lavoro, le difficoltà, le sofferenze che l'hanno accompagnata fin lì. Davanti al figlio che sta raggiungendo la prima meta sognata a nove anni, sente solo la 'consolazione', vede solo la 'fortuna' del figlio. Questa fede è stata sorretta dalla fiducia totale in Maria Santissima, alla quale ha consacrato Giovanni neonato, ha affidato Giovanni che muoveva i primi passi verso la scuola. Ma la sua fede è concreta, disincantata. Nel breve orizzonte della sua vita ha visto anche preti che hanno 'disonorato' il loro abito, la loro missione. E mette in guardia suo figlio con parole dure: piuttosto che cattivo prete, meglio non-prete.
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