Laura nasce a Santiago del Cile il 5 aprile 1891. Il padre, di nobile famiglia, è un militare in carriera che, allo scoppio della guerra civile, è costretto a fuggire con la moglie e la piccola Laura verso il sud del Paese. Muore di lì a poco, lasciando la moglie in gravi difficoltà economiche, Laura che ha solo due anni ed un'altra bambina in arrivo. Così la piccola famiglia si trasferisce in Argentina presso una tenuta agricola dove la mamma trova lavoro, ed in seguito accetta di vivere con il ricco imprenditore agricolo e padrone della tenuta, Manuel Mora, che si prende cura dell'educazione delle due bambine. A tale scopo vengono affidate nel gennaio 1900 ad un piccolo collegio missionario tenuto dalle Figlie di Maria Ausiliatrice, situato a Junin de los Andes ai confini con il Cile, patria natia di Laura. La situazione di precarietà della madre, la sua convivenza con un uomo fuori dal sacramento cattolico del matrimonio e il suo allontanamento dalla fede sono per Laura fonte di sofferenza e preoccupazione. Sono tre i capisaldi della sua "regola di vita": servire Dio per tutta la vita, preferire la morte piuttosto che offendere Dio con il peccato, fare tutto il possibile per far conoscere e amare Dio alle persone a lei più prossime, in particolare alla madre. Laura emette privatamente i voti di castità, povertà ed obbedienza ed offre la sua giovane vita al Signore per la conversione della madre. Vive la sua giovane età nelle mortificazioni, nella preghiera, nel digiuno. Più volte deve respingere le attenzioni morbose che il convivente della mamma le rivolge e subire le sue percosse. Nel 1903 lascia il collegio perché molto malata e va a vivere con la mamma in un appartamento a Junín de Los Andes. Il 22 gennaio riceve il Viatico e quella sera dice alla madre: “Mamma, io muoio! Io stessa l’ho chiesto a Gesù. Sono quasi due anni che gli ho offerto la vita per te, per ottenere la grazia del tuo ritorno alla fede. Mamma, prima della morte non avrò la gioia di vederti pentita?”. Questa le promette di cambiare completamente vita. Laura muore serenamente dopo aver pronunciato queste ultime gioiose parole: “Grazie, Gesù! Grazie, Maria! Ora muoio contenta!”
In occasione del funerale la mamma tornò ad accostarsi ai sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia.
La tomba di Laura è collocata nella cappella del Collegio Maria Ausiliatrice di Bahia Blanca, in Argentina. Laura del Carmen Vicuña, poema di candore, di amore filiale e di sacrificio, è stata beatificata dal Sommo Pontefice Giovanni Paolo II il 3 settembre 1988 sul Colle delle beatitudini giovanili, presso Castelnuovo Don Bosco, in provincia di Asti.
In occasione del funerale la mamma tornò ad accostarsi ai sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia.
La tomba di Laura è collocata nella cappella del Collegio Maria Ausiliatrice di Bahia Blanca, in Argentina. Laura del Carmen Vicuña, poema di candore, di amore filiale e di sacrificio, è stata beatificata dal Sommo Pontefice Giovanni Paolo II il 3 settembre 1988 sul Colle delle beatitudini giovanili, presso Castelnuovo Don Bosco, in provincia di Asti.
Buon giorno Marina. La vita dei santi è meraviglioso! ognuno ha un carisma divino suggestivo,Che cosa un grande sacrificio per la conversione della mamma!. Un abbraccio
RispondiEliminaxtobefree, sì è un grandissimo sacrificio quello che Laura ha fatto per amore di Gesù e della sua mamma. La sua storia mi sconvolge positivamente. E' stata molto coraggiosa, io la ammiro moltissimo. Aveva solo 12 anni ed era molto saggia e matura. Lodo il Signore perché ci dona questi grandi esempi di fedeltà. Spero che i non credenti o gli indifferenti si convertano nel sapere della vita dei santi, specialmente dei santi bambini che hanno dimostrato una grande maturità. Grazie per il tuo contributo. Un abbraccio
RispondiEliminaLos santos nos estimulan en el camino de nuestra fe.
RispondiElimina¡Que entrega tan generosa! Su propia vida.¡Gracias Martina!
Un abrazo grande. Dios te bendiga.
Marian, il Signore ci dona tanti esempi per farci coraggio a proseguire il cammino nella fede. Grazie! Il Signore ti benedica. Un abbraccio anche a te, di cuore.
EliminaLovely blog, thanks for taking the time to share this
RispondiElimina