MITTITE RETE ET INVENIETIS

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)

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martedì 15 gennaio 2013

San Mauro, abate

Nasce verso il sec. VI. E'figlio di un nobile romano, che lo affida, ancora bambino, a S. Benedetto che vive a Subiaco, perché lo educhi secondo la regola monastica. Mauro diventa il discepolo prediletto dell'abate Benedetto e quindi suo fidato collaboratore. Mandato in Francia fonda a Granfeul un monastero. Nell’ultimo periodo della sua vita si dedicò alla preghiera e alle letture.  La sua vita, oltre che di amore verso Dio, è ancora oggi esempio di obbedienza all’Ordine Benedettino.
Quando Benedetto lascia Subiaco per Montecassino (verso il 529), Mauro quasi certamente rimane lì, come abate di Subiaco. Purtroppo di lui non si conosce né il giorno della nascita né quello della morte. Nell'anno 863 compare in Francia una sedicente “biografia” di lui, l'autore è l’abate Odone di Glanfeuil, che dice di aver praticamente riscritto il racconto di un certo Fausto, amico di Mauro e arrivato con lui in Francia, portandovi la Regola benedettina. Non c’è alcun documento che confermi il racconto di Odone o che certifichi la presenza di Mauro in terra francese. Però il paese dell’abate Odone, Glanfeuil, si è poi chiamato Saint Maur sur Loire. Nel 1618, mille anni dopo Mauro, nasce in Francia una congregazione benedettina, che nel 1766 avrà 191 case e 1.917 monaci. E con loro, ecco tornare il nome del discepolo di san Benedetto: questi religiosi si chiamano infatti monaci maurini. La fine della loro congregazione, poi, è una grande pagina di storia benedettina: nei “massacri di settembre” della Francia rivoluzionaria (1792) viene messo a morte l’ultimo abate generale: Agostino Chevreux. E con lui altri quaranta confratelli. Tutti monaci maurini.

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