Nasce a Bethsaida di Galilea - muore a Patrasso (Grecia),
ca. 60 dopo Cristo
All’apostolo Andrea spetta il
titolo di 'Primo chiamato'. Ed è commovente il fatto che, nel Vangelo, sia
perfino annotata l’ora («le quattro del pomeriggio») del suo primo incontro e
primo appuntamento con Gesù. Fu poi Andrea a comunicare al fratello Pietro la
scoperta del Messia e a condurlo in fretta da Lui.
La sua presenza è sottolineata in modo particolare nell’episodio della moltiplicazione dei pani. Sappiamo inoltre che, proprio ad Andrea, si rivolsero dei greci che volevano conoscere Gesù, ed egli li condusse al Divino Maestro. Su di lui non abbiamo altre notizie certe, anche se, nei secoli successivi, vennero divulgati degli Atti che lo riguardano, ma che hanno scarsa attendibilità. Secondo gli antichi scrittori cristiani, l’apostolo Andrea avrebbe evangelizzato l’Asia minore e le regioni lungo il mar Nero, giungendo fino al Volga. È perciò onorato come patrono in Romania, Ucraina e Russia.
Commovente è la 'passione' – anch’essa tardiva – che racconta la morte dell’apostolo, che sarebbe avvenuta a Patrasso, in Acaia: condannato al supplizio della croce, egli stesso avrebbe chiesto d’essere appeso a una croce particolare fatta ad X (croce che da allora porta il suo nome) e che evoca, nella sua stessa forma, l’iniziale greca del nome di Cristo. La Legenda aurea riferisce che Andrea andò incontro alla sua croce con questa splendida invocazione sulle labbra: «Salve Croce, santificata dal corpo di Gesù e impreziosita dalle gemme del suo sangue… Vengo a te pieno di sicurezza e di gioia, affinché tu riceva il discepolo di Colui che su di te è morto. Croce buona, a lungo desiderata, che le membra del Signore hanno rivestito di tanta bellezza! Da sempre io ti ho amata e ho desiderato di abbracciarti… Accoglimi e portami dal mio Maestro». (tratto da www.santiebeati.it)
La sua presenza è sottolineata in modo particolare nell’episodio della moltiplicazione dei pani. Sappiamo inoltre che, proprio ad Andrea, si rivolsero dei greci che volevano conoscere Gesù, ed egli li condusse al Divino Maestro. Su di lui non abbiamo altre notizie certe, anche se, nei secoli successivi, vennero divulgati degli Atti che lo riguardano, ma che hanno scarsa attendibilità. Secondo gli antichi scrittori cristiani, l’apostolo Andrea avrebbe evangelizzato l’Asia minore e le regioni lungo il mar Nero, giungendo fino al Volga. È perciò onorato come patrono in Romania, Ucraina e Russia.
Commovente è la 'passione' – anch’essa tardiva – che racconta la morte dell’apostolo, che sarebbe avvenuta a Patrasso, in Acaia: condannato al supplizio della croce, egli stesso avrebbe chiesto d’essere appeso a una croce particolare fatta ad X (croce che da allora porta il suo nome) e che evoca, nella sua stessa forma, l’iniziale greca del nome di Cristo. La Legenda aurea riferisce che Andrea andò incontro alla sua croce con questa splendida invocazione sulle labbra: «Salve Croce, santificata dal corpo di Gesù e impreziosita dalle gemme del suo sangue… Vengo a te pieno di sicurezza e di gioia, affinché tu riceva il discepolo di Colui che su di te è morto. Croce buona, a lungo desiderata, che le membra del Signore hanno rivestito di tanta bellezza! Da sempre io ti ho amata e ho desiderato di abbracciarti… Accoglimi e portami dal mio Maestro». (tratto da www.santiebeati.it)
Dalle "Omelie
sul vangelo di Giovanni" di San Giovanni Crisostomo,
vescovo
Andrea,
dopo essere stato con Gesù e aver imparato tutto ciò che Gesù gli aveva
insegnato, non tenne chiuso in sè il tesoro, ma
si affrettò a correre da suo fratello per comunicargli la ricchezza che aveva ricevuto. Ascolta bene cosa gli
disse: ' Abbiamo trovato il Messia' (Gv 1,41). Vedi in che maniera notifica ciò
che aveva appreso in poco tempo? Da una parte mostra quanta forza di persuasione
aveva il Maestro sui discepoli, e dall'altra rivela il loro interessamento
sollecito e diligente circa il suo insegnamento.
Quella di Andrea è la parola di uno che aspettava con ansia
la venuta del Messia, che ne attendeva la discesa dal cielo, che trasalì
di gioia quando lo vide arrivare, e che si affrettò a comunicare agli altri la
grande notizia.
Dicendo subito al
fratello ciò che aveva saputo, mostra quanto gli volesse bene, come fosse
affezionato ai suoi cari, quanto sinceramente fosse premuroso di porgere loro la
mano nel cammino spirituale. (....)
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Mi piace sottolineare le
parole di San Giovanni Crisostomo circa l'attesa di
Andrea e la premura di andare a chiamare suo fratello, Pietro. Ben si
colloca il suo giorno di festa all'inizio dell'avvento, proprio per ricordarci
che anche noi dobbiamo restare col cuore attento, in attesa del Natale di Nostro
Signore Gesù Cristo. Un' attesa colma di gioia, perchè Dio desidera venire in
mezzo a noi per redimerci e santificarci. Andrea dopo aver incontrato Gesù corre
a chiamare suo fratello Pietro, per partecipargli la sua stessa gioia, il suo
stesso incontro. San Giovanni Crisostomo parla di 'tesoro', di
'ricchezza'. Quale accostamento più illuminante!Gesù è IL TESORO, LA PERLA della
Sacra Scrittura. Gesù è IL TESORO più prezioso del Padre, è IL TESORO di tutto
il Cielo! Dio Padre ed il Cielo si sono privati di questo tesoro per donarlo a
noi! Gesù è il dono più prezioso che Dio Creatore potesse elargire all'intera
umanità! Gesù è un dono che va donato! Va
accolto a braccia spalancate e a piene mani.
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