Eusebio nasce in Sardegna tra la fine del III e l'inizio del IV secolo. Segue gli studi ecclesiastici a Roma facendosi apprezzare da Papa Giulio I che lo nominerà Vescovo di Vercelli. Eusebio è il primo Vescovo del Piemonte. I Vercellesi vengono subito conquistati dalla sua arte oratoria e proprio a causa della sua schiettezza e della lotta contro l'eresia ariana si attira l'ostilità degli ariani e dello stesso imperatore Costanzo che, intorno al 355, lo manda in esilio in Asia (Scitopoli, Cappadocia, Tebaide) insieme a Dionigi vescovo di Milano. Subisce la fame, la sete e le torture, ma nel 361, morto l'imperatore, finalmente può ritornare a Vercelli. Qui Eusebio si dedica allo studio, alla cura delle anime e alla istituzione della Diocesi di Tortona in provincia di Alessandria. La tradizione lo considera il fondatore di due Santuari piemontesi, quello di Oropa in provincia di Biella e quello di Crea in provincia di Alessandria. Muore nel 371 a Vercelli dove, ancora oggi, sono conservate le sue spoglie mortali.
MITTITE RETE ET INVENIETIS
Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)
Hola Martina,quiero contarte una de las experiencias más inportantes de mí vida, como me inspiras confianza te la escribo aquí;
RispondiEliminaLa primera vez que mí Angel me hablo me dijo, soy tu padre, tu padre celestial, yo le conteste y quien es mí padre celestial,el me contesto "soy el que todo lo puede", anda dije yo mí padre es el que todo lo puede, y no hay nadie por encima de tí, el me contesto con una voz fuerte y atronadora, "te he dicho que soy el que todo lo puede" bueno despues me relaje un poco y tuve una pequeña charla con El.
Francisco, grazie per confidarmi la tua esperienza. E' davvero portentosa. Ma tu hai paura di questo?
EliminaMartina si que tengo miedo por todas las consecuencias... siento el mundo y con él miles de injusticias, pero yo no soy quien para tomar decisiones aunque mi corazón me lo pide.
EliminaMartina no se si he contestado bien a tu pregunta, si te refieres a Mí Padre Celestial, no tengo miedo, todo lo contrario, le siento siempre a mí lado.
RispondiEliminaCreo que una vez me preguntaste por mi vida corriente... mi vida siempre humilde desde que naci.
Caro Francisco, resta sempre umile, sempre....
EliminaTu non puoi cambiare le ingiustizie e credo che la paura per le conseguenze sia naturale. Abbi fiducia perchè solo Dio può cambiare e migliorare il mondo. Tu sei nelle sue mani ed Egli ti ama e ti è accanto come tu dici di sentirlo sempre al tuo fianco.