'Fu in un limpido 13 maggio che il Fiore splendente del Cielo venne ad imbalsamare col suo profumo la terra desolata e mesta. Era la domenica precedente l'Ascensione. Al solito, i tre pastorelli, prima di liberare il gregge, erano andati in chiesa per la prima Messa. (....) Quel giorno, terminata la Messa, i pastorelli tornarono a casa, presero la loro borsa con la merenda e andarono col gregge verso il laghetto-pozzanghera che sta già un pò fuori, lungo la strada di Gouveia. (...) Lo scampanio della torre di Fatima che invitava a Messa diceva loro che mezzogiorno era vicino. Aprirono allora i fardelli arricchiti dalle rispettive mamme con qualcosetta in più, perchè si era in giorno di festa; fecero il segno di croce, recitarono un Pater Noster per le anime del purgatorio e pranzarono, conservando però qualche cosa per la merenda più tardi, prima di ritornare. Ringraziarono e, preso il rosario dalle tasche, si misero a recitarlo. Dal Cielo la Vergine Santissima doveva ascoltare in quel giorno con particolare tenerezza, quella prece innocente. Ecco il riflettersi vivissimo di una luce, che i pastorelli, per mancanza d'altri termini più appropriati, chiamarono 'lampo'(...). I piccoli (...) si guardano impauriti: sanno che al lampo segue il tuono. Alzano gli occhi per interrogare il cielo. Nè da Oriente, nè dal lato di Santa Caterina, il minimo indizio di temporale: non c'è la più leggera nube che macchi l'immensità azzurra del cielo cobalto; nessun alitare, benchè minimo, di vento. Un sole splendido, un'atmosfera calda, una calma solenne. (...)Un secondo baleno, più intenso, li immobilizza. (...) Spontaneamente e simultaneamente si girano verso destra. Sulla chioma di un piccolo elce un'apparizione celeste chiude l'orizzonte. Nel colmo della sorpresa stanno immobili, avvolti nella luce che la visione irradia. "Era una Signora vestita di bianco - cos' ce la descrive Lucia - più splendente del sole, emanava luce più chiara e intensa di quella di un cristallo pieno di limpida acqua, attraversata dai raggi più ardenti del sole". Sorpresi dall'apparizione, i piccoli fissano gli occhi estasiati nella dolce Signora che, con voce soavissima tutta materna, li tranquillizza: -Non abbiate paura, non voglio farvi del male. (....) Lucia intanto si fa coraggio e domanda:
-Donde siete voi?
-Sono del Cielo.
-E che volete da me? - continua Lucia più animosa.
-Sono venuta a chiedervi che veniate qui sei mesi di seguito il giorno 13 , a questa stessa ora. (...)
-Recitate la corona tutti i giorni - aggiunse la bianca Signora - per ottenere la pace al mondo e la fine della guerra. (...)
Così terminò il primo colloquio dell'amorevole Regina del Cielo con i tre piccoli montanari portoghesi.
"Allora cominciò ad elevarsi - continua Lucia - lentamente salendo in direzione d'oriente fino a scomparire nella immensità dello spazio, circondata da una vivida luce che andava come ad aprile la strada fra gli astri".
TRATTO DA 'ERA UNA SIGNORA PIU' SPLENDENTE DEL SOLE' di Padre Giovanni de Marchi Ed. Missioni Consolata - Fatima
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Buongiorno Martina. Tutti i giorni un buon rosario e ogni anno una visita alla piccola cappella in Portugal.Buona giornata.
RispondiEliminaCiao! Beato te che puoi andare ogni anno a trovare la Madonna a Fatima! Io non ci sono mai andata e mi piacerebbe moltissimo. Però il Rosario tutti i giorni lo recito anch'io. Grazie e buona giornata anche a te....
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