MITTITE RETE ET INVENIETIS
Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)
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mercoledì 2 maggio 2012
Sant' Atanasio, vescovo e dottore della Chiesa
Atanasio nasce ad Alessandria d'Egitto intorno al 295 d.C. da genitori cristiani. Nel 325 accompagna come diacono il suo vescovo al Concilio di Nicea, radunato dall'Imperatore Costantino. Nel 328 viene acclamato vescovo dai suoi concittadini. Atanasio combatte strenuamente contro gli Ariani per promuovere la retta fede e per asserire indomitamente la vera divinità di Cristo. Dagli stessi Ariani subisce molte persecuzioni ed anche l'esilio. Il secondo del quale, durato sei anni, lo porta anche a Roma. Qui, Atanasio, fa conoscere alla Chiesa Latina, la vita monastica che si praticava in Egitto. Nel 345 può tornare di nuovo ad Alessandria, seguono 10 anni di tranquillità che Atanasio spende per dedicarsi ai suoi scritti. Nel 352 alla morte di Papa Giulio I, i suoi nemici lo costringono a fuggire. Atanasio si rifugia nel deserto dove trova conforto presso i monaci. Dalla solitudine continua a governare la sua Chiesa e a scrivere trattati: i 'Discorsi contro gli Ariani' e le '4 lettere a Serapione' che gli valsero il titolo di 'dottore della SS. Trinità'. Nel 362 può tornare ad Alessandria. Un anno dopo deve abbandonarla nuovamente perche l'imperatore Giuliano non gradisce la sua attività diretta a consolidare l'unità della Chiesa. Ritorna nel 363 sotto l'imperatore Gioviano. Nel 365 è perseguitato dall'imperatore d'Oriente Valente, amico degli Ariani, ed è costretto di nuovo a fuggire. Viene richiamato dopo quattro mesi perchè gli Egiziani minacciano rivolte e questa volta vi resta fino alla morte che sopraggiunge il 2 maggio 373, dopo 45 anni di governo forte, fermo, indomito tra persecuzioni ed infamie, subite con pazienza e coraggio per difendere Cristo e la sua Santa Chiesa. Atanasio è chiamato anche 'Padre dell'ortodossia'.
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Dalla catechesi di Papa Benedetto XVI
RispondiEliminaSì, fratelli e sorelle! Abbiamo tanti motivi di gratitudine verso S. Atanasio. La sua vita come quella di S. Antonio abate e di innumerevoli altri Santi ci mostra che " chi va verso Dio non si allontana dagli uomini, ma si rende invece ad essi veramente vicino". ( Deus caritas est. 42)