MITTITE RETE ET INVENIETIS

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: " Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando era già l'alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: " Figlioli, non avete nulla da mangiare?" Gli risposero: "No". Allora egli disse loro: " Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse:" E' il Signore!". (Gv 21, 1-7)

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sabato 11 agosto 2012

Santa Chiara d'Assisi

Chiara nasce ad Assisi nel 1194 da una ricca e nobile famiglia. Ancora giovinetta conosce San Francesco e ne resta affascinata, tanto che appena diciottenne fugge di casa per raggiungerlo alla Porziuncola e condividere lo stesso ideale di vita consacrata. Francesco le taglia i capelli e le fa indossare il saio. Per sfuggire al padre, che tenta anche con la violenza di riportarla a casa, si rifugia nella chiesa di San Damiano, luogo dove nasce l'Ordine femminile delle Clarisse. Chiara viene nominata badessa, è donna di grande austerità, pietà e carità. Mangia solo pane che le viene donato in elemosina, veste panni ruvidi ed indossa un aspro cilicio. Per sè e per le sue monache chiede di vivere in povertà assoluta. Prima della morte ottiene l'approvazione della Regola. Dal 25 luglio 1253 malata, non si alimenta più, resta in attesa che Papa Innocenzo IV, in visita ad Assisi, conceda anche alle monache il privilegio di vivere in povertà come Francesco ha voluto per i suoi fraticelli. L'11 agosto un messo papale porta la bolla con l'approvazione delle Regola. Chiara è rapita in estasi, nelle sue mani stringe la pergamena, sorride e rende serenamente l'anima a Dio. Solo due anni dopo la morte il Papa Alessandro IV la proclama santa. Il corpo incorrotto riposa ad Assisi nella chiesa del Monastero delle Clarisse, dove possiamo anche vedere abiti ed oggetti a lei appartenuti. Santa Chiara nella sua vita in monastero operò tanti miracoli, uno in particolare merita di essere ricordato per la valenza storica e religiosa. Nel 1243 Assisi è minacciata dall'esercito dell'imperatore Federico II che conta tra le sue fila anche soldati Saraceni. Chiara sbaragliò quegli uomini, salvando Assisi, mostrando loro la pisside contenente il Santissimo Sacramento!
 
Da leggere anche l'articolo di M. Introvigne su Santa Chiara

5 commenti:

  1. Che bello Assisi! L'esperienza più intensa la ebbi quando ci andai con le mie amiche del gruppo parrocchiale, proprio poco dopo aver affidato a Santa Chiara la nostra amicizia e prendendo il nome di gruppo "Santa Chiara d'Assisi"!!
    Avevamo fatto un ricordino con l'immagine della sconfitta dei saraceni con l'Eucaristia, in quanto da quell'episodio volevamo trarre lo spunto per essere un gruppo dalla spiritualità eucaristica. Avevamo 12-13 anni, che bei ricordi!!

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    1. Io e Mauro siamo particolarmente innamorati di Assisi, san Francesco e santa Chiara. Quando abitavamo a Bracciano vi andavamo spesso, molto spesso. Per noi è il luogo della nostra serenità. Il coraggio di santa Chiara ha davvero qualcosa di soprannaturale ed anche quello di voi giovinette che vi siete affidate a lei per amare Gesù Eucaristia. Avevate le idee molto chiare, complimenti.

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  2. io sono una "ammiratrice" e appassionata della vita di s. Chiara e delle suore Clarisse, per le quali nutro sentimenti di vera gratitudine e vi segnalo il loro sito, qui in Trentino, se volete fare qualche giornata di preghiera nel silenzio avvolto dalle montagne
    https://clarisseborgovalsugana.wordpress.com/

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  3. Elenapia, benvenuta e grazie per la segnalazione! I monasteri sono luoghi fuori dal tempo già immersi nell'eternità, l'ideale per ritemprare lo spirito.

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